venerdì 19 marzo 2010

Marco Biagi: Le ragioni di un Roformista

Marco Biagi è stato ucciso otto anni fa dal commando br guidato da Nadia Desdemona Lioce. C'è una giustizia degli uomini che ha portato in carcere gli assassini e i loro deliri terroristi. C'è una giustizia delle idee che fa progredire, giorno dopo giorno, le intuizioni riformiste di un giuslavorista tanto mite nel carattere quanto pugnace nella dottrina. La riforma del mercato del lavoro ha prodotto occupazione, quella degli ammortizzatori sociali ha creato protezioni che mancavano e ha ridotto l'impatto tragico della crisi globale, la revisione del sistema di relazioni industriali ha modernizzato i contratti. E anche se l'atto di nascita della gran parte di queste innovazioni non ha avuto la controfirma della Cgil – con inevitabile drammatizzazione per lo scippo sindacale – il tempo ha dimostrato che non era poi così grave e i fatti sono stati più duri delle ideologie. I contratti si rinnovano come e più di prima, come dimostra quello della gomma siglato ieri, e per di più si firmano tutti insieme (Cgil compresa). È il modo migliore per onorare la memoria di un riformista vero che ha ancora molte cose da insegnarci.

In segno di affetto verso la famiglia tutta, e verso coloro che con lui hanno lavorato e combattuto.

I Giovani Democratici "MarcoBiagi"

martedì 2 febbraio 2010

martedì 17 novembre 2009

TENETE APERTA LA PIADINERIA DI MANERBIO!



Se avete facebook, a questo link trovate la pagina per aderire all'iniziativa "Tenete aperta la Piadineria".

Grazie

mercoledì 11 novembre 2009

Aperitivo Democratico

Venerdi 13 alle ore 18.45
Piccolo Aperitivo Democratico @ Partito Democratico di Manerbio

Un Aperitivo targato GiovaniDemocratici, per presentare a tutti voi le linee-guida del Circolo "Marco Biagi" e costruire insieme un calendario di incontri ed eventi.

Vi aspettiamo quindi alla sede del Partito Democratico di Manerbio in via Magenta 49 alle 18.45!
A Presto!

lunedì 2 novembre 2009



Intervento dall'Inaugurazione

di Francesco Temporin

Vorrei cominciare così:
Care Compagne e cari Compagni,
Amiche, Amici… Signore e Signori,
Ringrazio tutti di essere qui presenti questa sera.
Ringrazio tutti i componenti della giunta e i consiglieri di maggioranza e di opposizione presenti.
Ringrazio coloro che a vario titolo rappresentano forze politiche, associazioni e sensibilità diverse per aver accettato l’invito.
Ringrazio i compagni e gli amici di partito.

Ho fatto la tessera del Partito Democratico solo qualche mese fa e subito ho sentito la necessità di muovermi, di partecipare.
L'ho fatta con il pensiero, ho ragionato sul perchè aderire a questo partito, dopo tre anni di militanza nel Partito Socialista.
Ho ragionato sul fatto che l'unione davvero crea forza, che un partito dello “zero virgola” può fare un gran poco. Non abbandono Comunque le mie idee né ho tradito le mie amicizie.
Sono socialista, e resto socialista nel Partito Democratico, perchè credo che il PD sia l'unico partito di sinistra che a motore acceso abbia reali capacità di governo.
Confesso che non mi stava simpatico, lo vedevo povero d'idee, ma poi l'ho capito.
Ho capito che era stato pensato ed ideato come un contenitore, un contenitore da riempire, dove la mia idea può unirsi e si unisce a quella di altri, un contenitore dove le componenti si incontrano prima, si uniscono poi, come si fa con l'amore, e da qui si partorisce realmente la progettualità e una cittadinanza politica attiva capace di governare questo Paese.
Era un partito, ed è un Paese, ove ormai, se si litiga, e lo si fa per lo più in pubblico, ci si rende conto che il tutto diventa ridicolo perchè ridicolo è il tema della discordia.
Invece si deve pensare, pensare al Paese. "I care", “A me importa”, ripeteva il prete “rosso”, .il sacerdote di Barbiana, Don Lorenzo Milani.., e io come lui, a quasi 50 anni di distanza, oggi ripeto, con rinnovato impegno, “a me importa”…importa di Manerbio quanto di Verolanuova, quanto di Brescia quanto di tutta l’Italia

Perchè ora so di essere a tratti più federalista di un Leghista, più patriottico di un esponente del PDL, e so di tenere alla sicurezza intesa come legalità diffusa, certezza della pena, celerità dei processi, più di quanto possa affermare un membro dell'Italia dei Valori.
Non stupitevi di questo, questo è il PD!
perché questo PD è il figlio di quella cultura riformista che ha saputo risollevare questo nostro Paese nell’immediato dopoguerra,
perché questo PD è la sintesi di storie e culture diverse che, oggi come allora, non hanno più senso se restano da sole.

Veniamo a noi Giovani. Manerbio e l’italia son là fuori e hanno bisogno anche di noi.
Vogliamo e sappiamo che dobbiamo lavorare a fianco dell’opposizione in consiglio comunale, di cui sono personalmente parte, senza mai dimenticare però, che se da un lato alla maggioranza spetta il governo della città ed all’opposizione il ruolo di controllo e, là dove è possibile, l’azione di proposta, non va dimenticato che è Manerbio, il nostro obiettivo.
Non un obiettivo di conquista ma la consapevolezza comune che noi insieme, nelle diverse funzioni cui siamo chiamati, abbiamo il dovere di rendere un servizio ai cittadini che ci hanno eletto e che da noi si aspettano impegno, coerenza, valore.
Per questo non abbiamo alcun timore ad invitare fin da subito i giovani impegnati in organizzazioni politiche legate ai partiti di Governo.
Noi Siamo qui e siamo liberi. Noi non siamo differenti, noi siamo azione e movimento e, per usare nuovamente le parole di Don Milani, siamo consapevoli che “l’obbedienza non è una virtù” e che per crescere sia necessario l’ascolto, il confronto, l’esempio morale.

Sappiamo che la libertà ci è stata consegnata da chi, probabilmente, ora non c’è più per averla raggiunta.
La libertà Non è un dato di fatto, non possiamo essere liberi se non ci muoviamo per esserlo.
La libertà non ci è dovuta.
Le nostre libertà, e la Costituzione Italiana che ce le offre, vivono sulle nostre gambe e si muovono con noi solo se lo vogliamo.
In caso contrario, qualcun’altro deciderà per noi e non per forza sarà per il nostro bene.

Abbiamo intitolato al Professor Marco Biagi il nostro circolo GIOVANI DEMOCRATICI perché il Lavoro è al centro della nostra vita, nel Lavoro noi troviamo la realizzazione dei nostri sforzi.
L'abbiamo intitolato a Marco Biagi per far capire che c'è differenza tra flessibilità in un'economia ormai non più rigida, e Precariato che ha reso invece l'economia del lavoro liquida ed insidiosa.
A Marco Biagi perchè stato ucciso dalle follia di menti criminali, i neobrigatisti, perchè lui sapeva che c’è forza nello scambio d’idee, nella partecipazione, nella condivisione e comparazione dei saperi.
A Marco Biagi perchè era di sinistra, socialista, riformista …come Giacomo Brodolini e Gino Giugni, padri dello statuto dei lavoratori.
e ancora, A Marco Biagi perché un Uomo al servizio dello Stato, perché il suo lavoro non sia dimenticato ed etichettato dall’ignoranza di una legge che erroneamente porta il suo nome.

Ci siamo messi al lavoro perché c'è un estremo bisogno di impegno sul territorio,
Ci siamo messi al lavoro perché nulla c'è dovuto,
Vogliamo far capire a chi distrugge al posto di costruire, che noi siamo l'inversione di tendenza che questo Paese necessita.

C'è bisogno di ricambio generazionale, saggio, accorto, capace di non scadere nella lotta ma desideroso di mettersi alla prova, di accetarne la sfida, al fianco dei più saggi e delle più sagge compagne di partito.

Ci presentiamo a Voi, mi rivolgo ai dirigenti del PD e a quanti mostrano una manifesta sensibilità riformista, con grande onestà d’azione e d’intelletto. Lo facciamo in primis perché crediamo in noi, in noi giovani…crediamo che la società futura abbia senso solo se oggi noi da qui partiamo con l’obiettivo comune che la responsabilizzazione dei giovani cittadini sia un traguardo da raggiungere insieme ed in nome di un vero patto generazionale.

Non vi nascondiamo che crediamo altresì che Chi non vuole questo, chi ostacola l'inserimento di nuove leve nella società civile e politica, non può che essere un nemico della stessa, e quindi, (perdonate la durezza del termine) anche un nostro nemico.
Ci prenderemo gli spazi che ci spettano per lavorare, perché crediamo nel bene comune, inteso come bene inscindibile e quindi di tutti, quel bene da salvaguardare a favore del prossimo.

Esprimeremo i nostri talenti: lo faremo partendo dai nostri sogni e sarà grazie ai nostri talenti che in nostri sogni diverranno azioni concrete figlie della migliore progettualità .
Il nostro movimento tornerà a fare per i giovani e per tutti i cittadini di manerbio che si sentono giovani e credono nel futuro, quello che la politica ha l’obbligo etico e morale di fare : occuparsi cioè della “cosa comune”, (della res pubblica), non perseguire il bene privato ma sapersi mettere al servizio delle necessità dei cittadini, pretendendo però anche il rispetto di un adeguato senso del dovere.

Concludo:
Daremo occasioni di divertimento e occasioni di riflessione, la sintesi politica si unirà agli eventi culturali.
Questo siamo, siamo azione e movimento, siamo giovani e democratici.
Un invito per tutti: PARTECIPATE!

Grazie.